13 settembre 2022
Il Ministro degli Affari Esteri della Serbia Nikola Selakovic ha ricevuto oggi gli Ambasciatori degli Stati Uniti d’America, della Gran Bretagna, della Germania, dell’Italia e della Norvegia presso la NATO a Bruxelles.
Il Ministro Selakovic ha sottolineato che la Serbia, in quanto paese neutrale dal punto di vista militare, desidera ottimizzare la cooperazione di partenariato con la NATO, visto che la preservazione della pace e della stabilità nella Regione è di interesse comune.
Selakovic ha messo a conoscenza i suoi interlocutori con la situazione politica e di sicurezza nella Regione, evidenziando che la Serbia rimane una colonna solida e affidabile della pace e della stabilità nei Balcani Occidentali.
La Serbia, ha aggiunto, conferma attraverso la sua ferma dedizione alla stabilità nella Regione e alla soluzione di tutte le questioni aperte in modo pacifico, tra l’altro, anche attraverso l’iniziativa “Open Balkan”, tramite la quale si superano, grazie alla cooperazione economica nella Regione, anche le diversità politiche.
Il capo della diplomazia serba si è soffermato particolarmente sulla situazione in Kosovo e Metohija ribadendo la posizione di Belgrado a favore del dialogo sotto l’egida dell’UE e del raggiungimento delle soluzioni di compromesso e sostenibili.
Selakovic ha richiamato l’attenzione al modello di azione di Pristina, la quale assume le decisioni unilaterali a danno del popolo serbo in Kosovo e Metohija, destabilizzando in tal modo la situazione in campo, e rifiutando al contempo di implementare gli impegni assunti con l’Accordo di Bruxelles.
Il Ministro ha messo gli ambasciatori a conoscenza anche con la situazione del popolo serbo in KeM e con una serie di incidenti interetnici avverso i serbi, sottolineando l’attacco della notte prima e ferite arrecate a due serbi di Babin Most.
Sottolineando l’importanza dell’ingaggio della KFOR all’interno del mandato assegnatogli con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU 1244, Selakovic ha avvisato che ogni successiva provocazione di Pristina potrebbe comportare effetti imponderabili.
Gli interlocutori hanno parlato della situazione attuale nella Regione dei Balcani Occidentali nonché delle conseguenze geopolitiche della guerra in Ucraina.
Alla riunione hanno presenziato gli Ambasciatori degli Stati Uniti d’America, della Gran Bretagna, della Francia, della Germania, dell’Italia e della Norvegia in Serbia nonché l’inviato speciale della Norvegia per i Balcani Occidentali.
Fonte/Foto: www.mfa.gov.rs