L'Ambasciatore Goran Aleksić ha partecipato alla conferenza "Confini statali e trapianti: sfide passate e attuali", organizzata all'interno del Festival della Diplomazia, 28 ottobre u.s. Il padrone di casa dell'evento era il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, prof. dott. M. Cardillo.
Nella conferenza sono state riportate le esperienze relative allo scambio internazionale dei pazienti e degli organi da trapianto, sia nelle circostanze regolari che nelle circostanze dell'epidemia globale di corona virus. E' stato sottolineato che la cooperazione internazionale in questo campo consente un notevole aumento delle possibilità per i pazienti che si trovano sulle liste d'attesa nazionali per avere l'organo compatibile e al contempo agevola i pazienti che non sono potuti essere operati nel proprio paese, dandogli l'occasione per il trapianto all'estero.
Ci si è particolarmente soffermati sul fatto che la pandemia in corso impone la flessibilità e una certa creatività innanzitutto riguardo alle procedure burocratiche e al processo di trasporto del paziente, delle cellule staminali, dei tessuti e degli organi nelle condizioni in cui alcuni paesi si trovano in lockdown e non esistono voli diretti con i quali trasportare il materiale biologico, ovvero trasferire i pazienti. In questo senso è stato sottolineato che il lavoro di squadra di professioni mediche e diplomatiche consentono un riuscito superamento di numerosi ostacoli amministrativi, linguistici e di altro tipo.
L'Ambasciatore G.Aleksić ha ringraziato le autorità e gli istituti medici italiani i quali hanno dimostrato diverse volte la disponibilità e la volontà alfine di trovare la modalità, di reagire prontamente e di prendere in cura i pazienti provenienti dalla Serbia, salvando in tale maniera le vite dei nostri connazionali, di cui la maggior parte pazienti pediatrici. L'umanità e la comprensione della parte italiana si è confermata soprattutto nelle circostanze di pandemia di corona virus. L'ambasciatore ha presentato brevemente i più rilevanti risultati della cooperazione realizzata sul piano sanitario, a cui hanno dato un'ulteriore spinta la visita del Ministro della Salute Z. Lončar all'Italia e della delegazione italiana capeggiata dal prof. dott. m. Cardillo a Belgrado. Ha riferito, altresì, che la Repubblica di Serbia apprezza altamente la totalità del partenariato che esiste tra i nostri due Paesi e che nella fase più acuta della pandemia aveva inviato importanti aiuti sanitari al popolo amico italiano.