Su invito dell’Università LUMSA di Roma, l’Ambasciatore Goran Aleksic ha tenuto, il 4 aprile u.s., il discorso agli studenti del master “Esperti di politologia e delle relazioni internazionali”, i quali sono al contempo i membri dell’Osservatorio Germania Italia Europa (OGIE). Il tema dell’intervento era “I paesi balcanici e l’Unione Europea”. Nella parte introduttiva, il Rettore dell’Unviersità LUMSA, Francesco Bonini, ringraziando l’Ambasciatore Aleksic e l’Ambasciata della Repubblica di Serbia a Roma per la partecipazione a quest’incontro, ha sottolineato che l’incontro rappresenta un particolare proseguimento della cooperazione con le istituzioni della Serbia, dato che l’Università LUMSA, ovvero una sua filiale di Palermo vanta già una cooperazione sviluppata con l’Università di Belgrado. Ritornando all’argomento stesso dell’incontro, il Rettore Bonini ha sottolineato l’importanza del processo dell’eurointegrazione dei Balcani Occidentali, valutando che il processo dell’unificazione dell’Europa non sarà completo senza l’adesione dei paesi della Regione. Il moderatore dell’incontro era il professore delle relazioni internazionali Antonio Macchia, il quale, presso l’Università LUMSA, insegna la storia dei Balcani del ‘900. Il professore ha sottolineato che dopo le guerre degli anni ’90, la Regione ha fatto grandi progressi e che oggi, anche se nelle tappe diverse, tutti i paesi della Regione sono sulla via dell’adesione all’UE. Ha espresso particolare soddisfazione per la presenza dell’Ambasciatore di Serbia, in quanto la Serbia è il paese più grande e centrale della Regione dei Balcani nonché leader nel processo delle eurointegrazioni. Sottolineando che l’ingresso a pieno titolo nell’UE è la priorità di politica estera della Serbia, l’Ambasciatore Aleksic ha presentato nel suo discorso la cronologia dell’adesione della Repubblica di Serbia all’Unione Europea, nonché le esperienze del nostro paese in questo processo. Si è soffermato particolarmente sulle attività che la Serbia esegue sul piano della cooperazione regionale, sia all’interno dei forum regionali, che sul piano dell’ottimizzazione delle relazioni bilaterali con tutti i paesi vicini. Ha presentato agli studenti le particiolarità del processo di negoziazione della Serbia, compresi i condizionamenti derivanti dal capitolo 34, ovvero dal dialogo sulla normalizzazione delle relazioni con Pristina. Nella parte conclusiva, l’Ambasciatore ha sottolineato che la Serbia indubbiamente fa parte dell’Europa, dedita al progresso e al proseguimento dell’applicazione delle riforme, e che tale forte volontà della leadership politica e dei cittadini serbi è riconosciuta anche dai nostri partner europei. Dopo l’intervento dell’Ambasciatore è stata aperta una discussione interattiva con gli studenti e con i professori presenti, che è durata più di un’ora. I partecipanti erano interessati ad avere maggiori informazioni sul dialogo tra Belgrado e Pristina, sulla situazione in Kosovo e Metohija, sulle relazioni della Serbia con la NATO e con la Russia, sul supporto che l’opinione pubblica dà al processo dell’eurointegrazione e all’implementazione delle riforme, nonché sulle aspettative della Repubblica di Serbia nel contesto della crisi d’identità che sta affrontando l’Europa.
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